Una situazione complessa da valutare con attenzione.
Spandiconcime Se mettiamo insieme tutto ciò ne possiamo trarre un "generico" messaggio come quelli che nei telegiornali sono destinati ai più, alla massa che dei dettagli dei mercati e dei settori produttivi sanno ben poco. Si continua a generalizzare e ad influenzare con tanta superficialità la maggioranza dei cittadini, mettendogli in testa ansie e preoccupazioni spesso inesistenti. E' vero che chi voglia approfondire gli argomenti, anche senza avere cento lauree, soprattutto attraverso Internet può trovare infinite spiegazioni a tutto, o quasi. Ma sono in grado tutti di far ciò? Parliamo del mondo comune, quotidiano. Una gran massa di consumatori che tutti i giorni va a fare la spesa: cominciano ad avere il terrore di mangiare una mozzarella di bufala, si cominciano a chiedere da dove provengono i prodotti in vendita per la paura di inquinanti, cercano la parola OGM sulle confezioni senza spere neanche cosa significhi realmente e via dicendo. La stessa notizia, se data per intero, può essere esaustiva e chiarificante, se lanciata e troncata con un punto di domanda può invece lasciare spazio a infiniti dubbi ed invece di chiarire finisce per generare ulteriori timori ed aspettative. Diciamo che questo fa parte dell'"arte comunicativa subdola", proprio per creare attese nello spettatore. Allora proviamo a dare qualche informazione semplice ma chiarificatrice su quanto detto all'inizio. I prezzi dei fertilizzanti, e non solo, sono in crescita. Le principali cause potrebbero essere tre: - l'aumento dei costi energetici, che costituiscono la voce principale nella produzione di molti fertilizzanti; - la forte domanda da parte di quei grandi paesi produttori asiatici, in particolare Cina ed India, che fa lievitare i prezzi all'offerta; - l'aumentata domanda per quelle colture ora destinate anche alla produzione di energia. Bene: possiamo modificare queste cause. Direi di no. Continuiamo a piangere o proviamo a pensare a soluzioni efficaci. Sarà il caso di cominciare a chiedersi se utilizziamo i fertilizzanti adeguati per le ns. colture, se li impieghiamo in maniera corretta, se ne massimizziamo gli effetti sulla produzione? Nel processo produttivo quello dei concimi è forse il costo che incide meno, ma al contempo è lo strumento che, se utilizzato nella maniera più corretta (per esempio in particolare nella fertirrigazione e nelle concimazioni fogliari) può generare risultati tali da permetterci anche di ridurre l'uso di altri mezzi di produzione (anche molto più costosi). Qui facciamo un' altra considerazione. L'agricoltura è in crisi. Ma quale agricoltura è in crisi? Sicuramente quella delle aziende dove l'imprenditorialità è una parola sconosciuta. Quella di chi vuole continuare a vivere con l'assistenza finanziaria pubblica e gratuita. Quella che non si aggiorna per non aver valutato in anticipo le tendenze dei consumi e così via. Insomma ci sono aziende, organizzazioni, associazioni molto diversi tra loro, con delle performance strutturali e guide decisionali decisamente più o meno adeguate all'evolversi dei mercati. La tecnologia corre in maniera ormai frenetica, le funzioni vengono affinate a livelli estremi, si possono raggiungere risultati, anche nelle esigenze quotidiane, impensabili fino a pochi mesi fa. Bisogna che anche i produttori affinino le loro tecniche, che valorizzino le peculiarità qualitative e territoriali dei loro prodotti, che raggiungano i mercati con strutture ed immagini nuove, che considerino le loro aziende delle fabbriche, dove ogni costo ha la sua voce ed ogni risultato venga raggiunto con la tecnica migliore. La selezione naturale nel mondo degli umani sta ritornando ai livelli di aggressività di quella del mondo animale: sopravvive chi è più forte e furbo (ma furbo in senso buono!). Ma per non escludere una gran massa di produttori direi che può sopravvivere e crescere anche chiunque sia solo intelligente, capace di aggiornarsi e di investire non solo il proprio denaro ma anche e soprattutto la propria capacità creativa ed organizzativa. LDR fonte : http://www.fertirrigazione.it/ita_708/ |
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