L'ondata di maltempo che ha investito l'intera Penisola, creando gravi problemi nelle campagne del Centro-Sud Italia, non suscita al momento preoccupazione tra gli agricoltori piemontesi.
L'inverno insolitamente rigido e prolungato di quest'anno ha infatti ritardato la ripresa vegetativa, per cui le nevicate e il brusco abbassamento delle temperature non hanno messo a rischio le coltivazioni, anzi hanno favorito la ricostituzione delle riserve idriche nel terreno.
E' probabile, invece, un ritardo nelle semine del mais, con possibili conseguenze sulla quantità delle produzioni, anche se oggi è prematuro fare previsioni attendibili.
I disagi e le difficoltà nelle consegne delle forniture provenienti dal Sud Italia e da Francia e Spagna, a causa delle cattive condizioni delle strade e dell'inagibilità dei valichi alpini, hanno determinato però un immediato aumento delle quotazioni all'ingrosso dei prodotti ortofrutticoli.
Confagricoltura mette in guardia da possibili speculazioni, poiché non sarebbero giustificati rincari dei prezzi di merci non provenienti dal Meridione o dall'estero che si dovessero protrarre per più giorni.
D'altra parte, la produzione ortofrutticola della nostra regione, non soggetta ad aumento dei prezzi a causa del maltempo, è abbondante e variegata.
Il valore della produzione piemontese di verdura è di circa 220 milioni di euro l'anno, mentre quello della frutta ammonta a 210 milioni.
In questa stagione le verdure di produzione locale sono numerose: cavoli, cavolfiori, porri, cipolle, finocchi, rape, cardi, sedani, patate, insalate e carote.
Anche per quanto riguarda la frutta, non mancano possibilità di scelta: mele, pere, kiwi, nocciole e noci. A scanso di spiacevoli speculazioni sui prezzi, Confagricoltura rinnova perciò l'invito ai consumatori a preferire prodotti di stagione e di produzione locale.
fonte : vini e sapori
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