mercoledì 19 gennaio 2011

LA DIETA BIOLOGICA

Nei paesi industrializzati, il sovrappeso e l’obesità sono sempre più diffusi. Tale realtà è riconducibile essenzialmente a uno stile di vita scorretto, caratterizzato da una dieta non equilibrata, ricca di grassi e zuccheri, e ad una non adeguata attività fisica. Qui si prende in considerazione, nel tentativo di migliorare lo stile di vita, l’aspetto alimentare.
Per dimagrire, ma soprattutto per stare bene in salute, non si devono seguire diete 'da fame' e non si devono effettuare perdite di peso drastiche.
Nella visione omotossicologica, che si ripropone di eliminare dall’organismo le tossine, si ingrassa secondo una predisposizione naturale, diversa da individuo ad individuo e specifica per ogni individuo.
Partendo da queste premesse è chiaro che per cercare di ridurre l’eccesso di peso si dovrà osservare con attenzione ogni singolo paziente, studiarne e approfondire oltre la caratteristiche somatiche anche quelle psicologiche, specifiche per ogni individuo.
Oltre alla dieta, verrà quindi prescritta una cura naturale, personalizzata che possa agire ai vari livelli nell’organismo per ottenere un dimagrimento senza effetti collaterali.
Nella dieta biologica i pasti si articolano in diversi momenti nella giornata.
Nella colazione si alterneranno cibi freschi, come una dose adeguata di frutta, dei biscotti con uno yogurt e del thè o caffè.
Il pasto successivo prevede il consumo di verdure con dosi moderate di pasta o riso e formaggio.
Nello spuntino del pomeriggio si raccomanda il consumo di frutta fresca.
La cena è composta a base di pesce magro e verdure.
Il condimento prevede il consumo di olio di oliva extravergine con spremitura a freddo; obbligatorio l’introito di acqua oligominerale naturale per una quantità di almeno 1,5 – 2 litri al giorno.
La vera novità e caratteristica essenziale della dieta biologica omotossicologica è il drenaggio delle tossine, ossia delle scorie accumulate nell’organismo, quindi identificare le cause che hanno portato il soprappeso.
…Un buon drenaggio è la metà di una buona terapia…”; è quanto affermava negli anni 50 il Dott. H.H. Reckeweg, padre della omotossicologia. Il drenaggio è il primo passo per il successo di ogni terapia, convenzionale o non convenzionale.
Presupposto fondamentale per la conservazione dello stato di salute e per una maggiore efficacia di ogni cura. Drenaggio significa attivazione di tessuti o organi ad attività emuntoriale, capaci cioè di espellere all’esterno fattori tossici.
Si tratta di una vera e propria cura disintossicante che si avvale di farmaci omotossicologici in grado di attivare, di volta in volta, fegato, reni, polmoni, sangue, pelle ed intestino, tramite i quali sono espulse le sostanze nocive.
Le tossine vengono “spostate” dall’interno dell’organismo verso gli organi emuntori attraverso, per esempio il Galium Heel, in grado di centrifugare le tossine ed un farmaco chiamato Lymphomyosot ad azione linfagoga cioè in grado di stimolare l’azione di pompa dei vasi linfatici che trasportano i prodotti di rifiuto.
I tossici sono poi espulse all’esterno tramite la cute attivata da Thuja Compositum, il fegato amplifica le sue possibilità escretrici per mezzo del Lycopodium Compositum, mentre, il Solidago Compositum, considerato il “diuretico naturale” ha invece affinità per il rene.
Altro vantaggio della dieta omotossicologica, oltre al drenaggio, è la possibilità di usare alcune sostanze che, aiutando a sopportare meglio i regimi dietetici ipocalorici, permettono la personalizzazione della terapia dietetica.
Per moderare l’appetito e ridurre la sensazione di fame, si può regolarizzare l’azione ghiandolare con la somministrazione di Hypothalamus. La stabilizzazione del tono dell’umore nelle donne nervose ed eccitabili si ottiene con Ignatia Homaccord. Nelle pazienti il cui soprappeso è da mettere in relazione anche con gonfiore e ritenzione idrica derivante da intossicazione cortisonica, si può utilizzare il Cortison injeel. Spesso i chili di troppo sono dovuti ad attacchi irrefrenabili di gola che possono giovarsi di adeguate dosi giornaliere di Anacardium Hommaccord.
Il dimagrimento stabile e duraturo si potrà avere solo se si riequilibrano i problemi di fondo cioè, come si dice in omotossicologia: si deve trattare il 'terreno'; è qui che interviene la terapia personalizzata vera e propria. Per fare tutto ciò si devono prendere in considerazione alcuni elementi quali: i caratteri fisici, i tratti caratteriali ed infine i gusti alimentari, le malattie e quindi il sovrappero sono correlati a tali caratteri.
Tra i numerosi rimedi omotossicologici ne esistono 4 che corrispondono ad altrettanti tipi fisici con eccesso di peso localizzato.
Essi sono:
  • il tipo Fosforico con i chili in più localizzati soprattutto a livello delle gambe e delle cosce;
  • il tipo Fluorico il cui problema principale è la ritenzione idrica, con accumuli adiposi, quando presenti, prevalentemente alle cosce;
  • il tipo Carbonico, che tende con facilità al soprappeso, con adipe distribuito uniformemente;
  • il tipo Sulfurico ovvero le donne alte e muscolose che più che grasse sono appesantite.
Appare chiaro, come le frecce a disposizione della medicina omotossicologica nel campo dietologico sono molteplici, in particolare il poter “calibrare” ad personam l’intervento terapeutico sicuramente rappresenta il principale vantaggio. Si deve inoltre considerare che, la delicata regolazione dei vari comparti dell’organismo, ad opera dei farmaci suindicati, avviene senza effetti collaterali. Infine, non deve essere sottovalutata l’importanza della espulsione tossinica, che in un organismo con un peso in eccesso è sicuramente aumentata.
Bibliografia
  • Matarese S. – Appunti di clinica medica omeopatica costituzionale – Ed. Guna, 1996.
  • Ordinatio et Antihomotoxica et Materia Medica – Heel
  • Dizionario Enciclopedico di Omeopatia e Bioterapia – Nuova Ipsa Editore 2007
  • Omotossicologia, Sintesi Moderna della Medicina Olistica – Guna Editore 1995.

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